MENSA SCOLASTICA


A decorrere dall’anno scolastico 2006/07 è in corso presso la Nicola Festa una esperienza innovativa e interessante del tempo prolungato sia per gli orari che per le attività didattiche connesse.

Le 38/40 ore settimanali
si sviluppano su cinque giorni (dal lunedi al venerdi, sperimentando la c.d. “settimana corta”) con prolungamento dell’orario pomeridiano dal lunedì al giovedì e l’attivazione del servizio mensa per tali giorni.

Sebbene istituita specificatamente per le classi a tempo prolungato quale servizio socio-educativo, la mensa è utilizzata anche dagli alunni che studiano lo strumento musicale. 

Presso il comune di Matera è istituito un  Osservatorio permanente della mensa scolastica, costituito dalle componenti docente e genitori delle scuole che usufruiscono del servizio in aggiunta agli specialisti dell’Azienda Sanitaria Materana, ai responsabili della ditta fornitrice, oltre che le figure istituzionali.

Mangiare a scuola è sicuramente un momento particolare della giornata scolastica, vissuto allegramente dai ragazzi, in cui viene richiesto un impegno significativo ai docenti poiché non tutti (adulti e ragazzi) siamo abituati a mangiare in modo corretto e salutare. Talvolta, l’impresa di fare della mensa un momento educativo può risultare davvero ardua. Importante e decisiva è risultata, negli scorsi anni, l’interlocuzione diretta con i genitori degli alunni. E, particolarmente, efficace si è rivelata la partecipazione alla mensa di alcuni genitori, seguita agli incontri di educazione alimentare svolti con nutrizionisti dell’Asl di Matera. I genitori presenti che hanno consumato il pranzo insieme con i propri figli hanno avuto la possibilità di constatare personalmente la quantità e la qualità dei pasti serviti.

Periodicamente, inoltre, si procede al monitoraggio del consumo dei pasti per tutte le classi coinvolte, somministrando appositi questionari concordati con gli specialisti nutrizionisti, al fine di proporre eventuali modifiche nella composizione dei menu settimanali, in sede di discussione dell’Osservatorio.

L’Educare ad un’alimentazione sana e corretta richiede certamente una disponibilità culturale e concreta del docente
che non si esaurisce nell’esclusivo momento di consumo dei pasti e sollecita interventi non sporadici ma organici e permanenti nella formazione dei discenti. Peraltro i ragazzi hanno abitudini alimentari diffuse non corrette: non tutti sono abituati a mangiare , per esempio, le verdure, la frutta, i legumi, il pesce; la maggior parte consuma molti farinacei, fritture, condimenti non salutari. I dati sull’obesità infantile però, specialmente nella nostra regione, sono allarmanti e, quindi, non bisogna desistere ma persistere nell’individuare, con caparbietà, tutti gli accorgimenti utili per aiutare i ragazzi a modificare, correggere le proprie abitudini alimentari.

Al fine di perseverare nella sensibilizzazione delle famiglie anche quest’anno si continuerà con gli incontri di Educazione Alimentare con i nutrizionisti dell’ASL e con attività specifiche rivolte alle classi.