

Laboratorio Coreutico e Territorio "Le scarpe viaggiano"
Classi coinvolte nel Progetto: 1^B - 1^D - 2^B - 2^D a tempo prolungato
Docenti coinvolti: Prof.ssa Altamura Ornella - Prof.ssa Bianco Rosanna
Prof. Del Giudice Tommaso - Prof.ssa Lionetti Filomena - Prof. Plasmati Tommaso
in collaborazione con l'Associazione Tolbà di Matera
Progetto
L’idea è di decostruire la retorica delle “radici” e affermare l’importanza delle “scarpe” nel processo di interazione dei migranti con i luoghi in cui decidono di vivere e di approdo. Superando l’idea che si debba parlare di migranti solo con storie che li rappresenta, si pensa di introdurre il tema dell’intercultura attraverso il racconto di tre fiabe della tradizione, la forma letteraria più cara e conosciuta dagli alunni e solo una che parla di immigrazione.
La conoscenza dell’altro passa solo attraverso temi che ne parlano esplicitamente?
Si possono trovare nella cultura “occidentale” atteggiamenti interculturali e di interazione dei popoli?
Si può affrontare il tema delle migrazioni senza ricorrere alla conoscenza degli altri ma partendo dalla conoscenza di noi stessi?
Si possono affrontare le storie spesso drammatiche delle migrazioni non dal punto di vista della “testa” e del “cuore” ma da quello delle“scarpe”?
Le favole proposte sono:
- Il gatto con gli stivali
- Tam, chicco di riso
- I nani ciabattini
- Piedi d’Africa
e possono proiettare i ragazzi nel mondo degli “altri” e della non ovvietà dei comportamenti e fare riflettere in modo consapevole e non “pietistico” sul valore della solidarietà e della curiosità per le persone. L’analisi delle tre fiabe sarà incentrata sul valore simbolico e reale delle scarpe ed è connessa al viaggio, allo stato sociale delle persone, alla diversità di chi le porta, alla loro fattura, alla tipologia geografica, alla diversità delle situazioni in cui si calzano
I laboratori
I ragazzi avranno a disposizione un pannello sul quale saranno invitati a ricercare, per ogni storia letta, un tipo differente di “scarpa”, a disegnarle, fotografarle, dipingerle, rappresentarle con collage, con carta pesta e nella maniera che riterranno opportuna. Ogni scarpa sarà rappresentata da un testo sotto forma di: poesia, filastrocca, fiaba, mito, fantasy, musica. Ogni scarpa e ogni storia saranno oggetto di una drammatizzazione con modalità varie e diventeranno, attraverso la individuazione di una regia unitaria, anche con l’uso della musica, della motricità e della teatralità, a diventare una performance.
Partner
Si intende proseguire la collaborazione già avviata nell’anno scolastico scorso con la scuola media “N. Festa” per la partecipazione al Concorso del Ministero dell’Istruzione “Quanto sono italiane le favole di Italo Calvino”; in questo modo si cercherà di creare continuità con soggetti esterni alla scuola e si cercherà di renderli “funzionali” all’apertura con l’esterno, togliendone il carattere di casualità. Possono essere coinvolti nel progetto la Soprintendenza BSAE, il Comune di Matera, la Scuola Media “N. Festa”e Tolbà
Ruoli
Il Comune realizza questa attività nell’ambito delle azioni previste per lo “sportello informativo per gli immigrati”
La soprintendenza mette a disposizione gli spazi entro cui si svolgeranno le letture delle favole e la rappresentazione finale
La Scuola Media “Nicola Festa” individua quattro classi di 1° e 2° in cui realizzare il progetto coinvolgendo insegnanti di varie aree didattiche
L’Associazione Tolbà si occupa della lettura delle fiabe e del tutoraggio di tutte le fasi del lavoro